Il presente volume, che costituisce il primo numero della collana Profilo dei dialetti italiani a cura di Manlio Cortelazzo, contiene la famosa opera del linguista Giovan Battista Pellegrini (1921-2007), Carta dei dialetti d’Italia.
Avvertendo l’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia, il Pellegrini propone una classificazione dei dialetti italiani che si fonda sul concetto di “italo-romanzo”, con il quale lo studioso allude al complesso delle varie parlate della Penisola e delle Isole che hanno scelto come “lingua guida” l’italiano. Assumendo come principio classificatorio tale criterio, non rientra, ad esempio, nel gruppo italo-romanzo il dialetto còrso che ha come “lingua guida” il francese. Pellegrini suddivide quindi i dialetti italiani in cinque sistemi: 1. Italiano settentrionale, 2. Friulano o ladino-friulano, 3. Toscano o centrale, 4. Centro-meridionale, 5. Sardo.
Al di là di criteri puramente linguistici è rilevante, invece, nel quadro delineato dal Pellegrini, il criterio politico-culturale che tiene conto della posizione di tali varietà rispetto alla lingua nazionale: il friulano e il sardo hanno come lingua guida l’italiano e pertanto vanno inclusi – secondo questo criterio – nell’insieme che forma l’Italia dialettale.