Il presente volume raccoglie diversi saggi di Giuseppe Gradilone, che sono il risultato di continue e meditate letture della letteratura albanese contemporanea, segnata dalla dolorosa e lunga esperienza della dittatura.
Nello studio introduttivo l’autore offre una ricostruzione documentata dei momenti nodali dell’interferenza del potere nella letteratura e nella critica; ad esso seguono i saggi su cinque autori albanesi, che evidenziano la posizione assunta dagli scrittori rispetto alla dittatura: Il poema “Nene Shqiperi” di Dritero Agolli; La poesia eterodossa di Fatos Arapi; Pjeter Arbnori scrittore; Un profilo autobiografico inedito di Kasem Trebeshina; La poesia di Visar Zhiti.