Il volume contiene le poesie in dialetto napoletano composte dal noto attore Renato Terra (Roma, 1928 – 2010).
Come dice Antonio Ghirelli nella Presentazione, questi versi dimostrano che “il dialetto napoletano può essere usato non solo per cantare il mare e il cielo […] ma anche per sfogare la rabbia, la collera dura e implacabile di un popolo che, nei trenta secoli della sua inimitabile vicenda, è stato costantemente tradito dalla classe dirigente o da questa classe regolarmente venduto al padrone straniero”.