Il volume contiene le commedie L’arte della commedia (in due tempi e un prologo) e Dolore sotto chiave (in un atto unico), scritte da Eduardo De Filippo nel 1964. Le due opere fanno parte della raccolta Cantata dei giorni dispari, nella quale sono raccontati i giorni difficili (“dispari” in dialetto napoletano) in cui si scoprono le violenze della guerra, gli inganni della miseria, le cause della prostituzione.
L’arte della commedia costituisce, in particolare, un vero e proprio "manifesto" politico della poetica teatrale del drammaturgo partenopeo: è un’opera di denuncia verso la borghesia, che censura ideologicamente e materialmente i contenuti di verità che gli attori vorrebbero esprimere e mette in secondo piano il loro ruolo produttivo nella società.