Nel presente saggio, estratto da “Letteratura” (Roma 1960, a. VIII, vol. 46-48), Eugenio Battisti analizza l’opera buffa, che nel Settecento ebbe una tale fioritura a Napoli e in Europa da doverla considerare uno dei maggiori avvenimenti della cultura occidentale.
In particolare l’autore fa alcune considerazione sociologiche sui libretti teatrali conservati presso la Biblioteca del Conservatorio di San Pietro a Maiella e in altre raccolte teatrali napoletane.