Il volume contiene la seconda raccolta poetica di Gianni Fucci nel dialetto romagnolo di Santarcangelo di Romagna (in provincia di Rimini).
Come dice Franco Brevini nell’Introduzione, “con l’opera di Fucci, un nuovo registro linguistico concorre ad animare ulteriormente, con la maturità di una mirabile resa poetica, un universo come quello di Santarcangelo, così ricchissimo di prestigiose voci dialettali […]. Non tuttavia strumento squisito per poesia, ma lingua satura di cose, di uomini, di vita”.
Le poesie, accompagnate dalla traduzione italiana in calce, sono seguite dalle Note al testo e dalle Indicazioni sulla pronuncia.