Il volume raccoglie le poesie composte tra il 1977 e il 1988 da Giovanni Nadiani nel dialetto romagnolo di Reda (frazione di Faenza, in provincia di Ravenna).
Come dice Gianni D’Elia nel saggio introduttivo, Nadiani, che ha “già alle spalle varie raccolte di liriche, racconti e traduzioni dal tedesco […], con E’ sèch sembra dare il meglio di sé, riunendo […] in un libro sorvegliato e agile dodici anni di officina poetica, non esente da novità e sperimentazione”.
Le poesie, accompagnate dalla traduzione italiana a piè di pagina, sono corredate dalle fotografie di Gottfried Achberger.