Il volume raccoglie le poesie in friulano composte da Leonardo Zanier dal 1988 al 1990.
Come nelle precedenti raccolte, il poeta si interroga sul problema dell’identità e dell’emigrazione e, nelle varie sezioni che compongono la silloge, segue le tracce (usmas appunto) lasciate dai valori del passato e le nuove direzioni indicate dal mutevole presente.
Le poesie, introdotte dal saggio di Jean-Jacques Marchand, sono accompagnate dalla traduzione italiana a piè di pagina.