L’opera costituisce la terza raccolta poetica di Giovanni Nadiani nel dialetto romagnolo di Cotignola (in provincia di Ravenna). Come testimonia il titolo dell’opera, Tir, l’autore descrive la realtà più impoetica e dura dei nostri giorni, mettendone in risalto i disagi e le contraddizioni.
Le poesie, accompagnate dalla traduzione italiana a fronte, sono precedute dal saggio introduttivo Nel continuo del discorso vissuto di Gianni D’Elia.