L’opera raccoglie le poesie di Giuseppe Jovine composte nel dialetto di Castelmauro (in provincia di Campobasso) dal 1970 al 1998. La raccolta restituisce due storie che, pur nella loro diversità, si intrecciano e si completano a vicenda: la storia individuale dell’autore e la storia collettiva della società di un paese del Sud Italia.
All'Introduzione di Tullio De Mauro e alla Prefazione dell'autore, seguono Alcuni giudizi della critica e i componimenti poetici. Chiude la raccolta la sezione dedicata ai Rifacimenti di antiche poesie.