L'opera fa parte della collana Quaderni dell'Archivio della cultura di base, che ha lo scopo di far conoscere e diffondere le manifestazioni e le forme espressive - tradizionali e contemporanee - della cultura popolare della provincia di Bergamo.
Il numero 7, curato da Marino Aresa e Mario Rondi, raccoglie espressioni della narrativa orale bergamasca, le cosiddette "storie di paura" registrate nelle Valli Seriana, Brembrana, di Scalve e Capelio dal 1977 al 1981 . Protagonisti di queste storie di magia, un tempo raccontate durante le veglie serali nelle stalle, sono esseri immaginari e fantastici comuni a diverse aree culturali italiane ed europee: il folletto dagli scherzi impertinenti; l'orco con la sua figura smisurata; il diavolo con i piedi di capra e le corna; la "donna del gioco", una fata-strega accompagnata da un branco di cani o di gatti; la "caccia morta" condannata a vagare in eterno sulle montagne.
Alla dettagliata Introduzione seguono i numerosi racconti, trascritti in dialetto bergamasco e accompagnati dalla traduzione italiana, e le sezioni dedicate alle Note e all'Indice delle località di raccolta e degli informatori.