Il volume, curato da Guido Bedarida, raccoglie sonetti nella lingua di minoranza giudaico-livornese, una parlata "ibrida" basata sul dialetto livornese con qualche voce antica sia toscana sia centro-italiana, con voci ebraiche e aramaiche - spesso italianizzate - e con voci spagnole e portoghesi. I 180 sonetti qui presentati e preceduti da una dettagliata introduzione di carattere storico e letterario, testimoniamo la presenza di una vera e propria comunità ebraica a Livorno, che si formò dopo la promulgazione delle famose Lettere Patenti (la cosiddetta legge "Livornina" del 1593) e che contribuì allo sviluppo economico della città.