L'opera di Giuseppe Di Domenicantonio prende in esame il rito del primo Maggio, tipico di Nereto e di altri comuni della Val Vibrata (in provincia di Teramo), che si caratterizza per l'atto di issare un grosso albero nella piazza principale del paese. L'autore riconnette le varie tradizioni del Maggio, richiamando intorno al tema più livelli interpretativi, da quello propriamente folclorico a quello storico-politico.
Il saggio è preceduto dalla Prefazione di Alfonso M. Di Nola e dalla Nota di Nilde Iotti ed è seguito da una raccolta di Documenti fotografici.