In questi ultimi cento anni sono stati consumati fiumi d'inchiostro per descrivere la Corsa dei Ceri. E' una prerogativa riservata al folclore di "razza", genuino, spontaneo, qualificato, non riesumato, ma consolidato dal tempo.
Folclore blasonato, con più di otto secoli di storia ininterrotta, voluto e custodito come prezioso bene culturale da una intera città. Tutto ciò che è eugubino fa parte integrante di questa manifestazione popolare: gli abitanti, le torri, le mura, le strade, il vecchi e glorioso Campanone, la cornice naturale del suo cielo terso, la campagna tinteggiata di una vasta gamma di verdi. E come le gemme sbocciano tutte in primavera per un appuntamento ideale, così gli eugubini lontani, anche se in "letargo", sentono il richiamo della loro terra per la Corsa dei Ceri.
Il 15 maggio di ogni anno eslpode questa festa. Il 15 maggio di ogni anno i non-eugubini presenti a Gubbio si sentono contagiati da questo fluido che emana una città come impazzita.