Raccolta del patrimonio folkloristico di Roncovecchio attraverso versi, prose, annotazioni, poesie, che riportano situazioni autobiografiche. Dante Bortolotti narra il tutto sotto una prospettiva di incredulità fanciullesca, che si contrappone ostinatamente al mondo adulto e che osserva le cose con una semplicità ed essenzialità che allo stesso tempo si rivelano consapevolmente profonde. Dal testo emergono squarci della vita di paese, dei colori, dei suoni, dei profumi, della montagna e dei sogni che vengono descritti nel corso della narrazione. L’elemento rievocativo viene alimentato anche dalle fotografie, che ritraggono i luoghi della narrazione. L’allontanamento dell’autore dalla propria terra d’origine in età adulta consegue una rievocazione nostalgica all’autenticità delle origini dalla quale è stato costretto ad allontanarsi e che tenta di rendere universale attraverso questi componimenti autobiografici.
I cinquantacinque componimenti racchiusi nel libro l’autore li dedica alla “sua gente al di fuori di ogni spazio e di ogni tempo”.