Il presente volume raccoglie una scelta di favole di Trilussa (pseudonimo di Carlo Alberto Camillo Mariano Salustri, 1871-1950), poeta romano particolarmente noto per le sue composizioni in dialetto romanesco.
Il Trilussa favolista nasce, tra il 1885 e il 1899, sul giornale di Luigi Arnaldo Vassallo: sono dodici le favole che comparvero sul “Don Chisciotte”; La Cecala e la Formica, pubblicata il 29 novembre 1895, oltre ad essere la prima favola scritta da Trilussa, è anche la prima delle cosiddette favole rimodernate.
Con un linguaggio arguto, appena increspato dal dialetto borghese, Trilussa ha commentato circa cinquant'anni di cronaca romana e italiana, dall'età giolittiana agli anni del fascismo e a quelli del dopoguerra. La chiave di accesso e di lettura della satira del Trilussa si trova nelle favole. Come gli altri favolisti, anche lui insegna o suggerisce, ma la sua morale non è mai generica e vaga, bensì legata ai commenti, quasi in tempo reale, dei fatti della vita. Non si accontenta della felice trovata finale, persegue il gusto del divertimento per sé stesso già durante la stesura del testo e, ovviamente, quello del lettore a cui il prodotto viene indirizzato.
Completano il volume l’Introduzione di Ferdinando Martini e la Nota bibliografica finale.