Dopo la Roma imperiale, quella papale e la Capitale d’Italia, c’è un’altra Roma, quella dei poeti e della canzone, che sorge superbamente dalla presenti pagine di Sangiuliano. Al di là dell’altissimo grado di informazione e del rigoroso procedimento storico-filosofico adottato dall’autore, il volume si risolve in un brillante lavoro indispensabile per conoscere davvero la città attraverso la vicenda del canto, la spia più veritiera della cultura genuina di un popolo.
Viene scandagliata la realtà popolare di Roma, che pur manifestando nella canzone un asse portante della propria identità, per il solo fatto di esprimersi esclusivamente nel giro delle osterie, delle bisbocce e delle serenate, fu a suo tempo rimossa dalle ricerche antropologiche e linguistiche.
Alla Prefazione di Elio Pecora e alla Nota introduttiva dell’autore seguono sedici capitoli: 1. La canzone, caratteri e funzioni, 2. La canzone romana, individuazione, 3. Presupposti e problemi per uno studio, 4. Fonti e radici della canzone romana: stornelli, ritornelli, canti a giro; 5. Il Sor Capanna, 6. Dagli inizi al Concorso di San Giovanni, 7. Dieci anni di canzoni di San Giovanni, 8. La canzone romana nel Novecento, 9. Gli inizi del Fascismo (’22-’25), 10. Romolo Balzani, 11. Il periodo fascista, 12. La canzone romana nel dopoguerra, 13. Romani, romaneschi e pseudo-romani, 14. La canzone e i giornali, 15. La canzone politica, 16. Trasformazione dell’idea di canzone. Completano il volume le Note, la Bibliografia e la Discografia, l’Indice dei nomi, l’Indice delle canzoni e l’Appendice musicale.