Nel presente saggio critico Leonardo Sole analizza da un punto di vista linguistico il romanzo breve Il cinghiale del diavolo dello scrittore e politico sardo Emilio Lusso (Armungia, 1890 – Roma, 1975).
Il cinghiale del diavolo è l’unico testo della vasta attività di Lussu al quale egli concesse la definizione di “racconto”. Scritto nel 1938, il romanzo narra il ritorno della memoria ad una Sardegna amata come “patria” e “terra dei padri”: è dunque una magistrale rievocazione di un mondo antico di giovani pastori-cavalieri e sapienti re-pastori, per i quali la realtà quotidiana è pervasa ancora dall’inquietante senso magico del soprannaturale.