Testimone della Cultura Popolare nel 2012 ®
La Rete riconobbe nel 2005 la stessa tradizione, per l’area reatina. Oggi, grazie al lavoro da anni attivo sul territorio sviluppato insieme alla Provincia di Grosseto e alle energie locali, formalizziamo il riconoscimento per l’ area maremmana. La Poesia a Braccio è una nozione dai molti nomi: poesia improvvisata, canto a braccio, canto in "bernesco", ottava improvvisata. “A braccio” secondo alcuni nasceva dal fatto che i poeti solevano muovere le braccia durante l’esibizione. Secondo altri era un’unità di misura per le stoffe. L’idea di base è una poesia che viene creata inventando i contenuti nel momento stesso in cui si canta. Lo schema metrico è quello classico, l’endecasillabo già usato da Ariosto, Dante.
I poeti fino ad oggi individuati sono: Francesco Benelli (Magliano in Toscana, 1927), Alessandro Cellini (Grosseto, 1962), Francesco Cellini (Grosseto, 1990), Mauro Chechi (Grosseto, 1947), Serena Cola (Grosseto, 1978), Andrea Fiori (Grosseto, 1979), Niccolino Grassi ( Montieri, 1948), Umberto Lozzi, detto anche “Volpino” e/o “Puntura” (Scansano – GR - , 1941), Irene Marconi (Piombino – LI -, 1982), Benito Mastacchini (Talamone – GR -, 1929), Artemio Melani (classe 1930), Pietro Pimpinelli (classe 1973), Elino Rossi (Roccalbegna – GR - , 4 luglio 1941), Cecila Rustici (Grosseto 13 ottobre 1987), Enrico Rustici Braccagni (Grosseto 30 luglio 1974), Fernando Tizzi (Manciano – GR -, 17 maggio 1946), Bruno Tuccio (Grosseto, 1976).
L'area maremmana è stata premiata come Testimone della Cultura Popolare ® 2012 per la provincia di Grosseto.
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