Il presente saggio di Jean Luc Bernard è dedicato alla civiltà alpina a cavallo fra Piemonte e Provenza e alle Alpi sud occidentali, che, dal mare di Nizza al Monginevro, rappresentano certamente uno dei punti nevralgici del passato d’Europa e una importante chiave d’incontro di popoli e culture.
Una visione errata del medioevo alpino tende a dipingere il passato delle nostre montagne come un’epoca in cui valli, colli, creste erano un deserto non percorso da uomini, una specie di terra maledetta, regno del mistero e del maligno; questo studio di Jean Luc Bernard vuole sfatare quest’ottica errata sulla montagna e, con semplicità di riferimenti e di linguaggio, fa conoscere ai disinformati aspetti che l’autore ha familiari e ritiene fondamentali per la storia e la civiltà del nostro arco alpino.
Viene ripercorsa la storia delle valli, di qua e di là dal confine, allo scopo di dimostrare che nei “secoli bui”, prima e dopo il mille, l’arco alpino sud-occidentale fu territorio di intensi passaggi, di incontri e di scontri, battuto da pellegrini e mercanti, abitato da monaci e pastori, dissodato e bonificato da agricoltori e coloni.