IL RITO DEL COMPARATICO E I FUOCHI DI SAN GIOVANNI
Il Rito
Fino agli anni ’50 la città di Alghero è stata teatro nel mese di giugno degli importanti festeggiamenti per le celebrazioni di San Giovanni. Si trattava di una festa di tradizione molto antica in cui alla ricorrenza religiosa si univano rituali ancestrali.
Con gli anni del boom la Festa perse d’importanza fino a perdersi. A partire dal 2010, la Festa è tornata a vivere e nel corso di due edizioni è diventata un fenomeno di forte richiamo per la cittadinanza coinvolgendo anche realtà al di fuori dell’Isola. Nel 2011 Provincia di Sassari ha deciso di allargare a circa 12 comuni del territorio provinciale, con un programma che è durato dal 19 al 26 giugno, il cui punto focale è stato il 23 giugno, vigilia di San Giovanni e notte dei falò accesi in suo onore, quando ad Alghero avvenuta la festa finale, durante la quale, in spiaggia, la comunità locale ha incontrato artisti, ricercatori, appassionati, replicando il rito del salto del fuoco.
Da qualche anno, per un preciso impegno di politica culturale da parte della Provincia di Sassari, la Festa è tornata a vivere e nel corso due sola edizioni è già diventata un fenomeno di forte richiamo per la cittadinanza che ha coinvolto realtà al di fuori dell’Isola, ha dato vita alla prima “Rete Euro-Mediterranea sulla Cultura e Patrimonio”, denominata ARIANNA, e ha messo la Sardegna e le sue comunità al centro di un dibattito sempre più vivo con la Catalogna, il Marocco, l’Egitto, la Tunisia, la Francia, la Grecia e, dal 2013, gli Emirati Arabi.
L'attività della Rete Italiana di Cultura Popolare e di Arianna, la Rete Euro Mediterranea per la Cultura e il Patrimonio
La Rete Italiana di Cultura Popolare, organizza proprio in occasione di questo rinnovato rito, una “Carovana popolare” cui partecipano ricercatori, scrittori video maker e performer che fanno parte della Rete Euro-mediterranea, provenienti da Egitto, Marocco, Tunisia, Italia, Germania e che incontreranno i performers della tradizione sarda. La Carovana è inserita nel Festival Itinerante del Mediterraneo.
In quest'ottica la “rinata” festa non vuol solo essere un momento di spettacolo e celebrazione ma anche un periodo di ricerca e studio sulle tradizioni del territorio e un’ occasione di incontro con le comunità del posto. Saranno dunque presenti non solo artisti locali e da tutta l'area EuroMediterranea, ma anche studiosi, universitari e ricercatori: cinque giorni di percorso e incontro con le comunità e i paesi della provincia di Sassari, una Carovana che snocciolerà il suo percorso tra presentazioni, ricerche e registrazioni, ed esibizioni spontanee. Gli artisti coinvolti non saro presenti quindi solo in qualità di performer ma parteciperanno tutti i giorni al lavoro di incontro e ricerca sul territorio. Insieme ad alcuni studiosi e a diversi ragazzi si spostano da un luogo all’altro e condividono con i cittadini pensieri e conoscenze per arrivare solo alla fine alla messa in scena, così da non creare, come è prerogativa della cultura popolare, protagonisti da una parte e pubblico dall’altra.