Il volume contiene il romanzo Memorie di un ladro (1907) di Ferdinando Russo (Napoli, 1866 – 1927), uno dei più noti poeti dialettali, nonché autore di canzoni napoletane di successo, di svariate opere in prosa e testi teatrali.
Nel romanzo il Russo narra l’umanità sofferente e traviata che viveva al di là di quel “paravento” che la classe dirigente politica napoletana elevò, per dare un aspetto di onorabilità borghese a una realtà sociale degradata. Racconta la storia di un ladro-gentiluomo e descrive, con sdegno e ironia, una città che versa in condizioni di estrema sofferenza e povertà.