Il presente romanzo di Lia Schiavo, a sfondo storico, è ambientato a Palermo (Balarm) presso la corte di Federico II di Svevia, conosciuto con l’appellativo di Puer Apuliae (“fanciullo di Puglia”).
Recita il Prologo: “Arb è lo spirito di un cantastorie morto in un giorno lontano che non ci è dato conoscere. In un dicembre qualsiasi egli compie alcuni miracoli in una città, Balarm, che vive da secoli una lunga agonia. Anche una donna qualunque, incatenata nel suo letto da una angoscia senza speranza, sta vivendo la sua lunga agonia, simile a quella città, simile a quella di Federico, il Puer Apuliae, che da secoli vive e non vive”.