Me corcava de botte costituisce la seconda raccolta di poesie in dialetto romanesco di Anna Ubaldi, poetessa capace di rappresentare la vita di tutti i giorni nel modo tipicamente beffardo e sarcastico degli abitanti di Roma. Nel dialetto romanesco, considerato rude, esplicito e non alieno da espressioni crude, stupisce che una donna possa dilettarsi a scrivere versi che si dimostrano spesso anticonvenzionali e inconsueti.
Le poesie sono precedute da una breve Prefazione e sono accompagnate, a piè di pagina, da note che offrono la traduzione dei termini dialettali di non immediata comprensione.