L'opera Gì a tors ("Andare a zonzo") costituisce la settima raccolta poetica di Gabriele Ghiandoni nel dialetto di Fano.
La vera novità del libro risiede nella sua struttura complessiva: i componimenti, infatti, costituiscono nell'insieme un unico romanzo in versi, i cui singoli frammenti narrativi delineano una stessa vicenda biografica.
Le poesie, accompagnate dalla traduzione italiana in calce, sono introdotte dalla Prefazione di Achille Serrao.