L'opera di Vanda Monaco costituisce la prima riflessione organica sul teatro a Napoli tra il 1955 e il 1979. Non è una cronaca né una rassegna, bensì una trattazione per problemi: lo spettacolo e il lavoro dell'attore; il testo teatrale nella prospettiva dello spettacolo; il rapporto platea-palcoscenico.
Considera alcuni aspetti dell'attività di Eduardo e della professione comica dalla sceneggiata a Peppino de Filippo, Nino Taranto e le generazioni successive fino alla continua emigrazione di uomini di teatro. Prende inoltre in esame l'attività di Roberto De Simone, che costituisce il momento teatrale più complesso degli ultimi anni, perché il suo teatro si fonda sulla contaminazione tra le due culture che hanno tradizionalmente prodotto spettacolo a Napoli: la cultura popolare arcaica e la cultura dei ceti medi.