L'opera, curata da Alberto Mario Cirese, raccoglie tutte le poesie in dialetto molisano di Eugenio Cirese, edite in vita o pubblicate postume dal 1910 al 1955, anno della sua morte; contiene inoltre un nuovo gruppo di inediti tratti da alcune carte reperite nel 1955. Complessivamente si tratta di oltre duecento testi, che per più della metà sono posteriori al 1943, anno in cui l'autore riprese il lavoro poetico iniziato con Rugiade del 1932.
Le poesie sono accompagnate da una traduzione interlineare e sono corredate da un Incipitario e da un Regesto che, seguendo l'ordine alfabetico dei titoli, fornisce le date e la collocazione nel volume di tutti i componimenti, fungendo così anche da indice. Sono inoltre incluse le quattro musiche, di cui tre inedite, composte negli anni '20 e direttamente connesse ai testi delle poesie. In appendice sono riprodotte le pagine commemorative che Pier Paolo Pasolini scrisse nel 1955 (Un poeta in molisano) e le prefazioni di Nicola Scarano alla raccolta Ru cantone della Fata (1915), di Ettore Moschino a Suspire e risatelle (1918) e di Ferruccio Ulivi a Lucecabelle (1951). L'opera è infine completata da una Notizia biografica e da due bibliografie (Scritti dell'autore e Scritti sull'autore), che danno conto non solo dell'opera poetica ma anche dei numerosi studi che Cirese svolse nel Molise.