L’opera Controcore costituisce la sesta raccolta poetica in dialetto romanesco di Mauro Marè. Rispetto alle precedenti, questa silloge mostra una particolare attenzione alle molteplici possibilità del linguaggio e una maggiore perizia nella strutturazione del verso. Ritornano e si consolidano i temi consueti della poetica dell’autore: la solitudine dell’uomo oppresso dalla monotona circolarità degli accadimenti e da un destino che non ammette riscatti; il senso di smarrimento per la perdita di solidi punti di riferimento; il giudizio negativo sulla vita cittadina, che snatura e aliena l’uomo; la fiducia nella parola poetica.

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